MICHELE MELLARA
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Michele Mellara, documentarista, regista e sceneggiatore condivide la quasi totalità della sua produzione artistica con Alessandro Rossi col quale da oltre vent'anni scrive e dirige. Tra le loro opere più note il film di fiction Fortezza Bastiani (2002, Premio Solinas come miglior sceneggiatura e finalista al David di Donatello come miglior esordio) e i tanti documentari, tra questi: Domà case a San Pietroburgo (2003, Premio della critica e Premio miglior documentario a Genova Film Festival), Le vie dei farmaci (2007, Miglior documentario italiano a Torino CinemAmbiente), La febbre del fare (2010, Premio Speciale della giuria al Festival Internazionale del Film d'Archivio di Rio de Janeiro), God save the green (2012, Premio Cinema del Reale), I'm in love with my car (2017, Premio Best Documentary Feature Film al Barcelona Planet Film Festival), Vivere, che rischio (2019, Premio del pubblico al Biografilm, Miglior documentario al Raw Science Film Festival di Los Angeles e Academy Award Selection per Oscar Best Documentary), 50 Santarcangelo Festival (2020, Le Giornate degli autori della Mostra del Cinema di Venezia). I loro film sono stati proiettati in tutto il mondo e trasmessi dalle emittenti televisive di oltre cinquanta stati. È socio fondatore della Mammut Film. Insegna cinema documentario all’Università di Bologna. È del 2023 il suo esordio letterario con un'opera di narrativa, Sociopatici in cerca d’affetto, (Bollati Boringhieri). Per FUOCOfuochino ha pubblicato Occhi di cartapesta (2024).
STELIO CARNEVALI
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Stelio Carnevali (Bagnolo San Vito 1940). Nel 1964 Mario Artioli, titolando Poesia come pane, raccoglie e commenta per il primo numero della rivista “Il Portico” alcuni testi, già apparsi dal 1958, su “Bancarella” di Giovanni Piubello. Il lavoro lo porta lontano da Mantova per molto tempo. Alberto Cappi in più di un'occasione inserisce sue poesie per la pubblicazione nell’antologia Le proporzioni poetiche, a cura di Domenico Cara, Milano, 1976. Pubblica Kalùbria (1995), In disparte (1998), L'altra stanza (1999), e Scritture peregrine, brevi cronache su mostre e incontri (2001). Nel 1999 Maurizio Cucchi pubblica la poesia Tina in “Specchio della Stampa”. Nel 2002, per “La città dei poeti” pubblica Una parlata bianca, (Sometti, Mantova, 2002) con presentazione di Alberto Cappi. Nel 2014, in collaborazione con Vladimiro Bertazzoni, pubblica La morte ne infranse il volo, quasi una biografia del musicista mantovano Aldo Ottolenghi. Nel 2015 esce Dico di Franco Rognoni, storia dell’amicizia con il pittore milanese. Per FUOCOfuochino ha pubblicato È notte e con la notte una voce (2022), Per mani esperte d’altro (2023) e Anguria Blues (2024).
LUCA FERRARI
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Luca Ferrari (Cremona, 1963) ha scritto e tradotto libri su musicisti rock, folk e jazz come Third Ear Band, Robyn Hitchcock, Captain Beefheart, Tim Buckley, Nick Drake, Syd Barrett, Mike Taylor per le maggiori case editrici. Pioniere del fanzinato italico, ha collaborato con riviste come Ciao 2001, Rockerilla, L'Ultimo Buscadero, Vinile, Mjuzik, Folk Bulletin. Ha organizzato festival e concerti, partecipato come giurato a concorsi e rassegne, tenuto conferenze e corsi sulla storia del Rock e sull'evoluzione delle tecnologie audio. Ha scritto presentazioni di mostre e cataloghi d'arte per amici pittori e scultori, curato booklet CD, composto testi in inglese per dischi. Per FUOCOFuochino pubblicato Finale (2015), Shiva a Milano (2016), La Giornata Mondiale (2017) e Dei delitti e delle pene altrui (2024). Non twitta, non ha un profilo su Facebook o Instagram, non ama i cosiddetti social media; ha solo un sito Internet all’indirizzo https://chino6339.wixsite.com/gelatoaicorvi Ateo, anticlericale, libertario, liberale, antifascista non appartiene a confraternite giornalistiche, partiti politici, sindacati, lobby, movimenti.
PAOLO ALBANI
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Paolo Albani nasce il 3 dicembre 1946 a Marina di Massa, in una strada lunga e stretta che porta al mare. Fino dalle elementari mostra uno spiccato interesse per le ricreazioni. In età matura frequenta opifici di vario genere. Occupa diverse cattedre senza fissa difùra fino ad eccellere nella compilazione di dizionari assurdi che però trovano un nutrito seguito di disparati. Invitato spesso a kermesse letterarie si cimenta in performance bizzarre che non hanno niente a che vedere con nessuna delle meraviglie del mondo, tuttavia, tramite un Tam Tam è stato segnalato per una nomination a “Patrimonio dell’Umanità”. Nel 2011 è stato nominato Console Magnifico dell’Istituto ‘Patafisico Vitellianense. Per FUOCOfuochino ha pubblicato Manualetto pratico ad uso di coloro che vogliono imparare a scrivere il meno possibile (2010), Dal buco della letteratura (2012), Spiritello cattivo (2013) e Scusate il gioco di parole (2024).
GEMINIANO BERNARDI
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Geminiano Bernardi (Quarantoli, 1960). Scrive versi apprezzati da Sanguineti (Cervo volante). Si laurea in filosofia a Bologna e scrive saggistica accademica (Annali di discipline filosofiche) e testi di critica letteraria (Inchiesta letteratura). Ritorna alla poesia dopo i cinquant’anni, realizzando diverse raccolte inedite. Per FUOCOfuochino ha pubblicato Vita cilecca (2020), Lezioni di sordità (2023) e Un io di seconda mano (2024).
FABRIZIO ABBATI
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Fabrizio Abbati [1954]. Lottatore e campione di sciabola ai campionati regionali del 1972. Fin da ragazzo ama cimentarsi in ogni tipo di lotta: lotta libera, lotta grecoromana, box, sumo, judo e karate. Tra un combattimento e l’altro, ha strane visioni che inducono i genitori a mandarlo in collegio, poi in seminario. Ne esce cambiato, ma non prende i voti. Dopo diverse peripezie lavorative e amorose, si ritrova a vivere prima in una roulotte, poi in un bellissimo attico. Per la casa editrice Sempremai ha pubblicato Don Barabba e altre storie di preti. Per FUOCOfuochino ha pubblicato Vita da medico (2018), I miei pazienti (2020), Don Gino (2021), Passeggeri, Quadretto familiare (2022) e Passeggeri, Parenti (2024).
ALBERTO MILIANI
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Alberto Miliani è nato a Ferrara nel 1950, il 7 novembre (come Albert Camus e Gigi Riva). Dal 1991 vive a Reggio Emilia. Interrotti gli studi di medicina, ha lavorato come libraio e grafico. Da diversi anni si dedica a un progetto autobiografico che combina varie tecniche artistiche. Per FUOCOfuochino ha pubblicato Siam pieni di tangenziali (2018), Finché morte non mi separi (2019), Siamo in uno (2020), Per via (2020), M. Edmond (2021) e L’identità insufficiente (2024). Il resto del suo lavoro è inedito, non esiste una bibliografia ufficiale, tuttavia ne esiste una fantomatica che fa capo alla casa editrice Doggy Bag da lui inventata.