Gaston Piger è il famigerato editore clandestino di Piger Edizioni, la cui unica collana “Strisce” è composta da opuscoli 12x6cm che vengono terroristicamente spediti o spacciati in cambio di un cappuccino. Da par sua ha dato alle stampe due libri: Signorina anarchia (2021) e Manuale di insubordinazione (2023), entrambi per Ortica editrice. Per FUOCOfuochino ha pubblicato Il bibliopatico (2023).

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Bibliografia di Antonio Tacete (pseudonimo di Antonio Ugolotti Serventi). La casa di Stendhal, tipografia Colonna (1996), Il pozzo medievale, tipografia Pandini (1999), Il bambolone nano nella città del formaggio, tipografia Colonna, prima edizione (2003), La bibbia dei topi, tipografia Colonna (2006), Il formichiere elettronico, Battei (2010), L'invasione delle cavallette, Guaraldi (2012), Villa il nano, FUOCOfuochino (2014), La sigaretta all'incenso, Zemak (2014), Le lucciole nella lana delle pecore, Guaraldi (2015), Le gite allo stadio San Siro, tipografia Pandini (2017), La ponga musica, Battei (2018), Il bambolone nano nella città del formaggio, Battei, seconda edizione (2020), Le giostrine del criceto assassino, Battei (2021), Roma, Apuleio e un racconto di Villa il nano (FUOCOfuochino, 2023)


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Ugo La Pietra è nato a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938, originario di Arpino (Frosinone), vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico. Architetto di formazione, artista, editor, docente, dal 1960 si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’arte concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e utilizzato molteplici medium, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche sociologiche come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il Tempo, 1990), “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95). Ha comunicato il suo lavoro attraverso molte mostre in Italia e all’estero, e ha curato diverse esposizioni alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca. Da sempre sostiene in modo critico con opere e oggetti, con l’attività teorica, didattica ed editoriale la componente umanistica, significante e territoriale dell’arte e del progetto. Nel 2020 realizza le tavole per la raccolta numero 7 della casa editrice FUOCOfuochino e, per la stessa, pubblica Il terrazzino (2023).

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Virginia Boldrini è nata a Mirandola nel 1951. Coltiva giochi di e con le parole. Ha pubblicato per Campanotto Editore Un’idea tira l’altra. Esercizi di scrittura creativa (2004), Viaggio a Limerick e dintorni (2006) e Limericcando (2012). Per l’editore Joker ha pubblicato Limerick, 99 (2009). Per FUOCOfuochino ha pubblicato La famiglia di Tiglio (2012), Storia di uno zerbino (2013), Specchi (2013), Riti (2022) e Resti (2023). Vive a Udine.

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Gilberto Cavicchioli (Mantova, 1939) per anni lavora qua e là come esperto di marketing e alla fine riesce ad approdare ad un importante azienda internazionale della provincia di Mantova.

Ha così modo di svolgere una intensa attività politica ed amministrativa nel Partito Socialista Italiano.

Dal 1977 al 1995 è consigliere del Comune di Mantova ed assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione. A lui si deve l'insediamento a Mantova del Festival della Letteratura ed il recupero di Palazzo Te. Tra "La cassa azzurra" - Racconti (Edizioni Bancarella di Giovanni Piubello, 1973) e "Sud" - Poesie (Gilgamesh edizioni, 2019) pubblica numerosi libri di poesia, racconti e memorialistica. Nel 1980 pubblica con Scheiwiller nella collana "All'Insegna del Pesce d'Oro" la raccolta di poesie sociali in dialetto mantovano "Na bandiera culur dal sangue".

Franco Loi che scrive un'ampia prefazione colloca "questa raccolta tra la «lingua straniera» del Croce".

Riceve nel 2017 il "Premio Alberto Cappi" bandito da Mantova Poesia nell'ambito del Festival Internazionale Virgilio.

Per FUOCOfuochino ha pubblicato Non manca nessuno (2018), Il premio (2022) e Il sole d’agosto (2023).

Risiede, irrequieto, nel comune di Curtatone.

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Renzo Franzini è nato a Guastalla, nella bassa pianura reggiana, il 24 settembre del 1954. Ha studiato tra il '68 e il '77 prima a Reggio Emilia, poi a Bologna dove si è laureato. I suoi interessi si concentrano in particolare sulla filosofia del linguaggio e su ciò che Giorgio Prodi definisce: uso estetico del linguaggio. Sue pubblicazioni: I solitari (due racconti) per le Edizioni el Bagatt nel 1990 Le luci (poema) per l'Editore Campanotto nel 1999 Alcune osservazioni sul poetico (saggio su Lorenzo Calogero) per il Quadernario 2016 di LietoColle Mappale dei cammini (frammenti da osservazioni) per LietoColle nel 2017 Per FUOCOfuochino minima naturalia (2019) e riflessione sulla riflessione (2023).

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Paride Mestieri (Montebancone, 1929 – 2011) dopo il secondo conflitto mondiale è stato impiegato nell’ufficio postale della città fino alla pensione. Appassionato di filatelia, nel 1988, ha vinto il premio “Gronchi rosa” e l’anno successivo ha pubblicato il romanzo Ob Torto Bollo, (Financo editore) finalista al premio Tonnari. Le quattro poesie qui pubblicate, contenute in due fogli dattiloscritti, sono state ritrovate dalla moglie, dopo la morte dell’autore, dietro un battiscopa della cucina.

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