Massimo Gatta (Napoli, 1959) è bibliotecario dell'Università degli Studi del Molise. Ha pubblicato un quintale di libri, organizzato chilometri di mostre bibliografiche e corsi. Collabora ad elettroliti di riviste tra le quali "Charta", "Paratesto", "la Biblioteca di via Senato", "PreText". Già collaboratore del supplemento domenicale de "Il Sole 24 Ore", per FUOCOfuochino ha pubblicato Per una metafisica portatile del lavare i piatti a mani nude (2012), Come mantenere, e perché, in perfetto disordine i propri libri (2019) Le roi est fondu  (2019).

 

Guido Conti è nato a Parma nel 1965. Ha pubblicato con una casa editrice di Milano romanzi che sembrano racconti e racconti che sembrano dirigibili. A Parma ha creato una casa editrice che pubblica vari libri, da capolavori a ostie in salsa e tagliatelle al sugo. Ha disegnato ritratti e mostri della terra del Po dove la nebbia confonde gli abitanti. Poi ha realizzato la sua prima personale a Viadana con una storia di dischi e copertine inventate. Vive a Parma.

Gianni Celati è nato (apolide) a Sondrio nel 1937. Sì, è vero che ha studiato, ha scritto, ha redatto, organizzato, vinto premi letterari, viaggiato. È tutto vero o forse no, ciò non toglie che da qualche parte in questo mondo o in un altro mondo o soltanto nell’idea viaggiante di anima prensile, il suo spirito sia di guida per molti scrittori che lo amano. Vive un po’ qui in Italia e un po’ là in Inghilterra. Una volta è stato bloccato in un aeroporto inglese a causa di una bufera di neve.

Silvano Freddi (Reggiolo, 1925) dopo avere frequentato la prima elementare è stato messo a lavorare in campagna. Giovane ha partecipato alle lotte partigiane sulle colline di Reggio Emilia. Dal dopoguerra ha svolto il lavoro di muratore manovale e operaio in una fabbrica meccanica. Vive a Brugneto di Reggiolo.

Paolo Colagrande è lo scrittore che nel 2007, a Viareggio, a cena prima di una lettura, si è tirato addosso un piatto di triglie alla livornese e non aveva da cambiarsi. Una delle triglie è rimbalzata sul vestito della moglie di un noto scrittore contemporaneo.

Antonio Castronuovo (1954). Saggista: Suicidi d’autore (2003), Libri da ridere: la vita i libri e il suicidio di A.F. Formìggini (2005), Macchine fantastiche: manuale di stramberie e astuzie elettro-meccaniche (2007), Ladro di biciclette: cent’anni di Alfred Jarry (2008), La vedova allegra: storia della ghigliottina (2009), Alfabeto Camus: lessico della rivolta (2011) tutti per Stampa Alternativa. Nel 2010 per FUOCOfuochino ha pubblicato Versi tossici. Traduttore di opere di Jarry, Apollinaire, Gide, Bousquet, Éluard, Cendrars, Simone Weil, Irène Némirovsky. Curatore di Miguel de Unamuno, Nebbia (Rizzoli BUR, 2008), Stendhal, Il rosso e il nero (Barbèra, 2009), Isabelle Rimbaud, L’ultimo viaggio di mio fratello Arthur (Via del Vento, 2009), Albert Camus, La commedia dei filosofi (Via del Vento, 2010). Collaboratore di riviste: “Cortocircuito”, “Il Caffè illustrato”, “L’Indice”, “Platypus”, “Technè”. È “Reggente di Patafisica Generale & Dialettica delle Scienze Inutili” nel Collage de ’Pataphysique. Per FUOCOfuochino ha pubblicato Versi tossici (2010), Tredici epigrammi letteroidi  (2013) e Sorelle d’Italia (2018).

Brunella Eruli è nata a Firenze. Fin da bambina ha mostrato spiccate doti di immaginazione (ella stessa in una intervista ha  dichiarato di aver vissuto dai due ai sette anni in una wunderkammer). Successivamente attratta dagli specchi, ne attraversò uno trovandosi in un mondo assolutamente identico a quello che noi conosciamo per cui, vi restò solo sei mesi. Sulla via di Binasco ha incontrato un tale Faustroll che era nato a sessantatre anni in Circassia. Sulla conciliazione dei contrari, su parole come libertà e poesia si è avvicinata alla ‘Patafisica diventando Zarina e Ministro Sfavillante dell’Etoile d’Or. Ha studiato da piccola e da grande lasciando ogniqualvolta gli interlocutori abbagliati da tanta luminosità.

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