Guido Davico Bonino è nato a Torino nel 1938. Ha lavorato nella casa editrice Einaudi dai 23 ai 40 anni. È stato tra i 40 e i 50 critico teatrale de’ “La Stampa”. Ha insegnato nelle Università di Cagliari, Bologna e Torino. Ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi dal 2001 al 2003. Per FUOCOfuochino ha pubblicato Lettera a Giulio Einaudi (2014) e La nocciolina (2018).

 

Isabel Furey (Galway, 1937) è autrice di saggi sulla scrittura automatica Night the seagull (Oedipus, 1965) e I don’t know of the hammer (Eraserbell, 1990). Nel 2004 si è aggiudicata il prestigioso Opposition Prix. Il numero di Lancillotto, pubblicato a Londra col titolo di Hard-boyled Lancelot (Phantom Inc., 2009), è il suo primo testo tradotto in italiano. Vive a Galway.

Lidia Beduschi. E’ nata senza averlo chiesto, come d’altronde tutti noi. Per ora vive.

Gabriele Oselini (Viadana, 1953) si è laureato in Pedagogia presso l’Università di Parma. Negli anni Settanta ha incontrato Daniele Ponchiroli, caporedattore della casa editrice Einaudi, col quale ha intessuto un rapporto di profonda amicizia. Per Fara Editore ha pubblicato Specchio (2006), Finito (2008) e Piove (2011). Vive a Viadana.

Guido Oldani è il padre del Realismo Terminale, che si appalesa nel III millennio, e l'inventore della similitudine rovesciata. Nella realtà, la natura è divenuta azionista di minoranza, azionisti di maggioranza sono gli oggetti. Si annulla la distanza fra i prodotti e l'uomo che incomincia ad assimilarli. Nasce un modo radicalmente diverso di interpretare il mondo e di rappresentarlo, anche artisticamente, a partire dalla poesia. Nato nel 1947 a Melegnano (MI), Oldani è attualmente una delle voci poetiche internazionali più riconoscibili. Ha pubblicato sulle principali riviste letterarie del secondo Novecento ed è autore delle raccolte Stilnostro (CENS 1985), introdotta da Giovanni Raboni, Sapone (2001), edita dalla rivista internazionale "Kamen", La betoniera (LietoColle 2005). È stato curatore dell'Annuario di Poesia; Crocetti; è presente in alcune antologie, tra cui Il pensiero dominante (Garzanti 2001), Tutto l'amore che c'è (Einaudi 2003) e Almanacco dello specchio (Mondadori 2008). Collabora con L'Avvenire e Affari Italiani. Con Mursia ha inaugurato la Collana Argani, che dirige, pubblicando Il cielo di lardo e nel 2010 Il Realismo Terminale. Nel 2013 esce, per i tipi di Mursia, La faraona ripiena, curata dagli italianisti Elena Salibra e Giuseppe Langella, è una raccolta di saggi critici sul Realismo Terminale.

Sara Ricci, a detta di suo padre, nata novantenne nel 1980, ringiovanisce progressivamente, rinverdendo i fasti di una tardo adolescenza mai superata. Cultrice di lingue morte e agonizzanti, traduttrice, pianista, lettrice vorace e scrittrice compulsiva. Tenta di diffondere il morbo della letteratura potenziale nelle ammuffite aule universitarie, turbando il sonno di accademici ottuagenari ancora ostinatamente in attività. Fa parte del Corpo delle Membrane del Collage de ‘Pataphysique in qualità di Uditrice Reale. All’attivo numerose e ignote pubblicazioni (saggi, traduzioni, racconti, recensioni e note). Ha curato per un breve ma intenso periodo una rubrica di letteratura potenziale sulla rivista on-line Il Colophon, ora chiusa per ferie.

Giancarlo Baroni è nato a Parma nel 1953, sogna spesso di essere in pensione. Ha scritto due romanzi brevi, qualche racconto, un libro di riflessioni letterarie e cinque raccolte di versi; l'ultima, con una prefazione di Pier Luigi Bacchini, si intitola I merli del Giardino di san Paolo e altri uccelli (Mobydick, 2009).

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