Isabel Furey (Galway, 1937) è autrice di saggi sulla scrittura automatica Night the seagull (Oedipus, 1965) e I don’t know of the hammer (Eraserbell, 1990). Nel 2004 si è aggiudicata il prestigioso Opposition Prix. Il numero di Lancillotto, pubblicato a Londra col titolo di Hard-boyled Lancelot (Phantom Inc., 2009), è il suo primo testo tradotto in italiano. Vive a Galway.

Sara Ricci, a detta di suo padre, nata novantenne nel 1980, ringiovanisce progressivamente, rinverdendo i fasti di una tardo adolescenza mai superata. Cultrice di lingue morte e agonizzanti, traduttrice, pianista, lettrice vorace e scrittrice compulsiva. Tenta di diffondere il morbo della letteratura potenziale nelle ammuffite aule universitarie, turbando il sonno di accademici ottuagenari ancora ostinatamente in attività. Fa parte del Corpo delle Membrane del Collage de ‘Pataphysique in qualità di Uditrice Reale. All’attivo numerose e ignote pubblicazioni (saggi, traduzioni, racconti, recensioni e note). Ha curato per un breve ma intenso periodo una rubrica di letteratura potenziale sulla rivista on-line Il Colophon, ora chiusa per ferie.

Giorgio Bellodi (Viadana, 1978) dopo il conseguimento della più classica delle lauree in lettere classiche a Bologna, avendo ancora molto da imparare, decide di ritornare a casa e cominciare a insegnare. Attualmente vive a Mantova e, di contratto in contratto, continua a imparare molto dai suoi studenti. Per Pulcinoelefante ha pubblicato La via (2003) e Una poesia (2005). Un po’ poco, ma è tutta colpa sua. Non siè mai capito se e quando sia stato davvero dittatore di Polacchia, ma le vivide descrizioni di quel periodo fanno propendere per la veridicità delle sue affermazioni.

Guido Oldani è il padre del Realismo Terminale, che si appalesa nel III millennio, e l'inventore della similitudine rovesciata. Nella realtà, la natura è divenuta azionista di minoranza, azionisti di maggioranza sono gli oggetti. Si annulla la distanza fra i prodotti e l'uomo che incomincia ad assimilarli. Nasce un modo radicalmente diverso di interpretare il mondo e di rappresentarlo, anche artisticamente, a partire dalla poesia. Nato nel 1947 a Melegnano (MI), Oldani è attualmente una delle voci poetiche internazionali più riconoscibili. Ha pubblicato sulle principali riviste letterarie del secondo Novecento ed è autore delle raccolte Stilnostro (CENS 1985), introdotta da Giovanni Raboni, Sapone (2001), edita dalla rivista internazionale "Kamen", La betoniera (LietoColle 2005). È stato curatore dell'Annuario di Poesia; Crocetti; è presente in alcune antologie, tra cui Il pensiero dominante (Garzanti 2001), Tutto l'amore che c'è (Einaudi 2003) e Almanacco dello specchio (Mondadori 2008). Collabora con L'Avvenire e Affari Italiani. Con Mursia ha inaugurato la Collana Argani, che dirige, pubblicando Il cielo di lardo e nel 2010 Il Realismo Terminale. Nel 2013 esce, per i tipi di Mursia, La faraona ripiena, curata dagli italianisti Elena Salibra e Giuseppe Langella, è una raccolta di saggi critici sul Realismo Terminale.

Jacopo Narros (1990) è membro dell’OpLePo (Opificio di Letteratura Potenziale), è redattore della rivista di bizzarrie letterarie e non «Nuova Tèchne» (Quodlibet), scrive e traduce dal francese. Per FUOCOfuochino ha pubblicato Lo scontrino di Ponge (2013), Quindici vecchie (2014), Dormo un’orata (2014), Tifosi teppisti (2015), Il custode, compreso nel collettivo Paolo Albani non esiste (2018) e Il piano di Carmelina (2020).

 

Mirko Califondi (Macerata, 1978) dopo avere lavorato come ragioniere, magazziniere e uomo delle pulizie si è interessato di letteratura. Autodidatta, ha frequentato corsi serali di Romanticismo cutaneo, Lamentismo politico e di Afasia come salvezza presso la Scuola Binden Bolden di Sondrio. Uomo dalla produzione limitata pubblica per la prima volta, e forse l’ultima, questa edizione. Vive ad Affori.

Lidia Beduschi. E’ nata senza averlo chiesto, come d’altronde tutti noi. Per ora vive.

Utenti online