Sara Ricci, a detta di suo padre, nata novantenne nel 1980, ringiovanisce progressivamente, rinverdendo i fasti di una tardo adolescenza mai superata. Cultrice di lingue morte e agonizzanti, traduttrice, pianista, lettrice vorace e scrittrice compulsiva. Tenta di diffondere il morbo della letteratura potenziale nelle ammuffite aule universitarie, turbando il sonno di accademici ottuagenari ancora ostinatamente in attività. Fa parte del Corpo delle Membrane del Collage de ‘Pataphysique in qualità di Uditrice Reale. All’attivo numerose e ignote pubblicazioni (saggi, traduzioni, racconti, recensioni e note). Ha curato per un breve ma intenso periodo una rubrica di letteratura potenziale sulla rivista on-line Il Colophon, ora chiusa per ferie.

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