Arthur Cravan, pseudonimo di Fabian Avenarius Lloyd (Losanna, 22 maggio 1887novembre 1918) Nipote di Oscar Wilde, scrittore, editore, critico, avventuriero e pugile. Dandy, poeta dai capelli più corti del mondo, cento chili per due metri, nel 1912 fonda la rivista Maintenant di cui è editore, direttore, redattore e corrispondente. Nel 1916 sfida il suo mito, il campione del mondo dei pesi massimi Jack Johnson il quale lo mette al tappeto alla sesta ripresa. In fuga, sulla nave che lo porterà a New York, incontra per caso il rivoluzionario russo Lev Trockij che gli confida di aver un gran rispetto per il pugilato, così come di tutte le attività in cui sono indispensabili forza, intelligenza e coraggio. Nella grande mela diventa il punto di riferimento intellettuale di Duchamp, Picabia e Cendras. Vagando per le Americhe continua a scrivere al suo grande amore, la poetessa Mina Loy, che lo raggiungerà in Messico. Scompare misteriosamente al largo di Salina Cruz, nel Golfo del Messico nel novembre del 1918. È considerato uno dei padri del Dada e del Surrealismo. Data la vasta bibliografia è impossibile darne elenco in questa sede, tuttavia segnaliamo  un’ultima preziosa edizione Arthur Cravan. Grande trampoliere smarrito a cura di Edgardo Franzosini (Adelphi, 2018). Nel 2019 FUOCOfuochino pubblica Ih!

 

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