Paolo Morelli è autore di alcuni libri che hanno avuto la fortuna di un cane bastardo in chiesa, anche se poi ogni volta c’era qualcuno a cui il cane stava simpatico e lo richiamava dentro, giusto in modo che possa esser ricacciato a calci per strada dai chierici schierati. Ma loro sono cani ostinati si vede, delinquenti, hanno stupito pure lui in questo senso, uggiolano e fastidiano al punto che c’è sempre qualcuno che torna a carezzarli. Questo provoca ai chierici delle vere e proprie crisi mistiche durante le quali e finalmente se li scordano. Lui sostiene che, dopo una gioventù sgattaiolata, lunga e assai fortunata ha contratto il tremendo vizio di scrivere, e da allora è diventato sfortunato, scarognato anzi. L’unica cosa che al riguardo riesce a metterlo di buon umore è il fatto che ogni volta che si ritrova con degli scrittori di peso questi appena lo vedono finiscono per tastarsi dove hanno il portafogli.