Santa Caltabiano (Catania 1963), esercita come architetto a Roma nel campo delle ristrutturazioni e dell’interior design. Ama scomporre e ricomporre le forme architettoniche, esattamente come fa con le parole. La sua attività ludolinguistica si condensa nel calembour: “il mio periodare è una prosa per i fondelli”. Ha pubblicato le sillogi aforistiche Cavocalate (ed. Babbomorto, 2019), Qui gatta ci covid (ed. Babbomorto, 2020), Coronam Populo (in Aforismi della Quarantena, ed. PuntoaCapo, 2020), Covi d’aforismi e Calemburdel (in Clinamen-19, ed. Decollagium Apataphisicum Mediolanense, 2021).

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