Michele Mellara, documentarista, regista e sceneggiatore condivide la quasi totalità della sua produzione artistica con Alessandro Rossi col quale da oltre vent'anni scrive e dirige. Tra le loro opere più note il film di fiction Fortezza Bastiani (2002, Premio Solinas come miglior sceneggiatura e finalista al David di Donatello come miglior esordio) e i tanti documentari, tra questi: Domà case a San Pietroburgo (2003, Premio della critica e Premio miglior documentario a Genova Film Festival), Le vie dei farmaci (2007, Miglior documentario italiano a Torino CinemAmbiente), La febbre del fare (2010, Premio Speciale della giuria al Festival Internazionale del Film d'Archivio di Rio de Janeiro), God save the green (2012, Premio Cinema del Reale), I'm in love with my car  (2017, Premio Best Documentary Feature Film al Barcelona Planet Film Festival),  Vivere, che rischio (2019, Premio del pubblico al Biografilm, Miglior documentario al Raw Science Film Festival di Los Angeles e Academy Award Selection per Oscar Best Documentary), 50 Santarcangelo Festival (2020, Le Giornate degli autori della Mostra del Cinema di Venezia). I loro film sono stati proiettati in tutto il mondo e trasmessi dalle emittenti televisive di oltre cinquanta stati. È socio fondatore della Mammut Film. Insegna cinema documentario all’Università di Bologna. È del 2023 il suo esordio letterario con un'opera di narrativa, Sociopatici in cerca d’affetto, (Bollati Boringhieri). Per FUOCOfuochino ha pubblicato Occhi di cartapesta (2024).

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