Alberto Bertoni (Modena 1955) è autore – in poesia – dei libri Lettere stagionali (1996), Tatì (1999), Il catalogo è questo. Poesie 1978-2000 (2000), Le cose dopo (2003), Ho visto perdere Varenne (2006), Ricordi di Alzheimer (2008), Il letto vuoto (2012), Traversate (2014) e L’isola dei topi (Einaudi, 2021). Suoi testi sono stati tradotti in inglese, francese, russo e ceco, mentre in spagnolo ha pubblicato l’antologia El guardián del lugar (2012). Professore di Letteratura italiana contemporanea e di Prosa e generi narrativi del Novecento all’Università di Bologna, dirige per Book Editore le collane di poesia “Fuoricasa” e “Quaderni di Fuoricasa”. Dal 2008 al 2010 – insieme con Biancamaria Frabotta – ha curato il Diario critico dell’Almanacco dello Specchio Mondadori. È autore e curatore – in saggistica – di articoli e libri, tra cui i Taccuini 1915-1921 di F.T. Marinetti (1987), Dai simbolisti al Novecento. Le origini del verso libero italiano (1995, Premio Russo e Premio Croce 1996), La poesia come si legge e come si scrive (2006), il “Meridiano” dei Romanzi di Alberto Bevilacqua (2010), La poesia contemporanea (2012) e Montale, in conclusione (2014). È autore – con Gian Mario Anselmi – del saggio dedicato alla letteratura dell’Emilia e della Romagna nella Letteratura italiana Einaudi curata da Alberto Asor Rosa (1989). Per FUOCOfuochino ha pubblicato Una conversazione sul Duomo di Modena (2015) e Mai più soleggiato corpo (2022).

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